La cistite acuta è una malattia delle basse vie urinarie molto fastidiosa e ampiamente diffusa soprattutto tra le donne. Questa infezione è causata principalmente dalla risalita dei batteri intestinali (per es. l’Escherichia coli) nella vescica, attraverso l’uretra. In questo caso gli agenti patogeni finiscono per causare un’infiammazione della mucosa della vescica e, di conseguenza, insorgono i sintomi tipici.
Generalmente le persone colpite da infezione acuta delle vie urinarie riportano soprattutto sintomi quali stimolo frequente a urinare e bruciore doloroso durante la minzione. Tuttavia ci sono anche persone che soffrono di sintomi completamente diversi, talvolta anche molto variabili, come per es. la sensazione di svuotamento incompleto della vescica o una fastidiosa sensazione di pressione al basso ventre o nella zona pelvica.
Ma cosa significano effettivamente questi termini? Cosa si intende per minzione notturna e perché l’urina cambia improvvisamente colore e odore? Da cosa sono provocati i crampi addominali che lamentano alcune persone?
Qui troverete informazioni sui sintomi più frequenti della cistite, con le relative spiegazioni.
Chi ha sofferto almeno una volta di cistite lo sa bene: sebbene la vescica non sia veramente piena, si avverte la costante sensazione di doverla svuotare il prima possibile. Una volta che si è finalmente riusciti ad andare alla toilette, tuttavia, già dopo pochissimo tempo si sente il bisogno impellente di urinare di nuovo.
Ogni volta che si va in bagno è sempre più una tortura, escono solo poche gocce e non è raro che si manifestino anche altri sintomi. In alcune donne questo costante stimolo a urinare è così forte che talvolta non riescono a trattenere l’urina e si bagnano. Come si può immaginare, questo problema genera non solo uno stress fisico, ma anche un pesante fardello psicologico per chi ne soffre.
Quando gli agenti patogeni batterici raggiungono la vescica, cercano naturalmente di moltiplicarsi il più rapidamente possibile e di svolgere il loro lavoro. La loro diffusione dà origine a una crescente reazione infiammatoria della mucosa delle vie urinarie. Il tipico bruciore della cistite si presenta quando l’uretra infiammata si irrita a causa del contatto con l’urina. La sola infiammazione della vescica tende invece a causare un dolore persistente, da sordo a lancinante, nella zona della vescica, soprattutto durante i movimenti.
Ad ogni modo contro questo tipo di disturbi è utile soprattutto bere a sufficienza. Un apporto regolare di liquidi è utile, da un lato, per diluire meglio l’urina e, dall’altro, per espellere meglio i batteri dell’E. coli dalla vescica.
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Non di rado chi soffre di cistite avverte i fastidiosi sintomi anche di notte. Soprattutto l’aumento della minzione notturna – i medici parlano a tal proposito di “nicturia” – può rappresentare una vera e propria sfida. Andare spesso in bagno di notte non solo comporta un deficit di sonno ma, in caso di cistite ricorrente, può anche limitare notevolmente la qualità della vita.
Con il progredire dell’infiammazione delle basse vie urinarie alcune donne avvertono crampi alla muscolatura nella zona della vescica. Questo disturbo non solo provoca difficoltà a urinare, ma può anche causare forti dolori e crampi al basso ventre.
Un altro sintomo che può manifestarsi in presenza di cistite acuta è l’urina maleodorante e talvolta torbida. Ciò è dovuto a un cambiamento della composizione dell’urina in presenza dell’infezione della vescica. A causa della cistite si accumulano alcune sostanze che normalmente non sono contenute nell’urina e si tratta per lo più di batteri espulsi, residui di mucosa e cellule infiammatorie (per es. i globuli bianchi). In un certo senso possiamo affermare quindi che sono i sottoprodotti dell’infiammazione a poter causare, in alcune persone, questo fenomeno un po’ sgradevole.
I sintomi che possono manifestarsi nel quadro di un’infezione delle vie urinarie variano molto da persona a persona. Mentre alcune donne soffrono regolarmente di cistite ricorrente con disturbi lievi, ad altre può capitare di incorrervi solo due o tre volte in tutta la vita.
Anche il decorso della malattia può variare molto da persona a persona, provocando livelli diversi di stress alle donne colpite. Quindi è ancora più importante prendere sul serio ogni episodio acuto. Ciò significa, tra l’altro, rivalutare sempre, in generale, tutti gli episodi di cistite ricorrente, e non liquidarli semplicemente come una “malattia di routine”.
Osservare attentamente. Se improvvisamente si manifestano disturbi insoliti o se la malattia si protrae più a lungo del solito, è bene rivolgersi al medico il prima possibile. Infatti, indipendentemente dal numero di volte in cui forse si è già sofferto di un’infezione delle vie urinarie, in determinate circostanze la patologia può prendere una piega inaspettata o complicarsi in qualsiasi momento.
Oltre ai disturbi tipici o frequenti già menzionati, altri possibili sintomi della cistite sono:
Questi sintomi potrebbero indicare che nel frattempo gli agenti patogeni batterici provenienti dalle basse vie urinarie (uretra, vescica) sono riusciti a raggiungere le alte vie urinarie (uretere, pelvi renale, reni) scatenando una reazione infiammatoria anche in quella sede.
Già in presenza del minimo sospetto di un’infezione ascendente di questo tipo, con potenziale coinvolgimento dei reni (infiammazione della pelvi renale, detta anche pielonefrite), è necessario consultare il medico il prima possibile.
Avvalendosi di esami più approfonditi il medico sarà in grado di stabilire piuttosto rapidamente se l’infezione ha già causato danni alla vescica, ai reni o ad altri organi.
Sulla base dei risultati analizzati sarà avviato il trattamento specifico per il singolo caso, per es. una terapia antibiotica mirata.
Sebbene la cistite classica sia di norma accompagnata da una serie di sintomi molto specifici, naturalmente dietro ad alcuni disturbi si possono nascondere anche altre cause o patologie.
Tra le possibili, talvolta molto rare, diagnosi differenziali di un’infezione delle vie urinarie, figurano:
Se la presunta infezione delle vie urinarie si protrae per più di 3-5 giorni, il trattamento convenzionale non funziona e si manifestano sintomi insoliti o particolarmente seri, è consigliabile rivolgersi tempestivamente al medico.